L’apparecchio fisso è uno dei trattamenti ortodontici più diffusi ed efficaci per correggere il disallineamento dei denti e migliorare la funzionalità della bocca. Molti pazienti si chiedono come funzioni realmente, in cosa consista la procedura per applicarlo e quali siano i passaggi che porteranno gradualmente a un sorriso armonioso. In questo articolo approfondiremo in dettaglio l’argomento, rispondendo alle domande più comuni come “quanto tempo bisogna portarlo”, “a che età si mette”, “come lavarsi i denti con l’apparecchio” o “cosa si può mangiare”.
Come funziona l’apparecchio fisso e come viene applicato
L’apparecchio fisso è composto da piccoli attacchi (brackets) incollati sulla superficie dei denti e collegati da un filo ortodontico. Questo filo esercita una pressione costante e controllata che, nel tempo, sposta gradualmente i denti nella posizione desiderata.
La procedura di applicazione prevede diversi passaggi. Dopo una visita accurata con impronte digitali o tradizionali e radiografie, viene studiato un piano personalizzato. Durante l’applicazione, i denti vengono puliti e asciugati, gli attacchi sono fissati con uno speciale adesivo e collegati con un arco metallico che sarà regolato periodicamente.
Molti pazienti si chiedono quanto tempo ci voglia per mettere l’apparecchio fisso: la seduta richiede solitamente tra 30 e 90 minuti, a seconda del caso. Non è dolorosa, anche se nei giorni successivi è normale avvertire un po’ di fastidio, che tende a diminuire con l’adattamento.
Quanto tempo bisogna tenere l’apparecchio fisso
Una delle domande più frequenti riguarda la durata del trattamento. La risposta non è unica, perché dipende da diversi fattori come la gravità del disallineamento, l’età del paziente, la risposta biologica dei denti e la costanza nel seguire le indicazioni del dentista.
In media, un apparecchio fisso deve essere portato per un periodo che varia da uno a tre anni. Nei casi più semplici può bastare meno tempo, mentre nei casi complessi può servire un percorso più lungo. È importante ricordare che la durata dipende anche dalla collaborazione del paziente, ad esempio nel mantenere una buona igiene orale e nel presentarsi regolarmente alle visite di controllo.
Dopo la rimozione dell’apparecchio, è quasi sempre necessario l’uso di un apparecchio di contenzione, che serve a stabilizzare i denti nella nuova posizione e a mantenere nel tempo i risultati ottenuti.
A che età si può mettere l’apparecchio ai denti
Un’altra domanda comune è: “Quando è il momento giusto per mettere l’apparecchio ai denti?”. La risposta varia in base alla tipologia di trattamento e alle esigenze del paziente.
Nei bambini, l’apparecchio può essere utile già in età precoce, grazie all’ortodonzia intercettiva, che aiuta a guidare la crescita delle ossa mascellari e prevenire malocclusioni future. In genere una prima visita ortodontica è consigliata intorno ai 6-7 anni, quando iniziano a comparire i denti permanenti.
Negli adolescenti e negli adulti l’apparecchio fisso è ugualmente efficace. Non esiste un limite di età per intraprendere un trattamento ortodontico, anche se nei pazienti adulti i movimenti dentali possono richiedere tempi più lunghi. L’importante è valutare attentamente ogni caso con una visita accurata.
Come lavare i denti con l’apparecchio fisso
La pulizia dei denti diventa ancora più importante quando si indossa un apparecchio fisso. I brackets e i fili possono trattenere cibo e placca, aumentando il rischio di carie e gengiviti. Per questo è fondamentale imparare tecniche corrette di igiene orale.
Lo spazzolamento va effettuato dopo ogni pasto, utilizzando uno spazzolino ortodontico con setole a V o uno spazzolino elettrico con testine specifiche. È utile integrare con scovolini interdentali o fili interdentali speciali, studiati per passare sotto il filo ortodontico. Anche il collutorio può essere raccomandato dal dentista, per rinforzare lo smalto e ridurre l’accumulo di placca.
Un consiglio pratico è dedicare più tempo alla pulizia, spazzolando ogni dente e ogni bracket con movimenti accurati. In caso di dubbi, è importante chiedere al proprio dentista una dimostrazione pratica delle tecniche corrette.

Cosa mangiare e cosa evitare con l’apparecchio fisso
L’alimentazione gioca un ruolo importante durante un trattamento ortodontico. Alcuni cibi possono danneggiare l’apparecchio, mentre altri aumentano il rischio di carie.
Nei primi giorni dopo l’applicazione o dopo una regolazione, è preferibile scegliere alimenti morbidi come purè, pasta ben cotta, yogurt, frutta matura. Bisogna invece evitare cibi troppo duri o croccanti (noccioline, croste di pane, caramelle dure) e quelli appiccicosi come gomme e caramelle gommose, perché potrebbero staccare i brackets o piegare i fili.
Un’alimentazione equilibrata e attenta contribuisce non solo alla buona riuscita del trattamento, ma anche alla salute complessiva della bocca.
È doloroso mettere l’apparecchio ai denti?
Molti pazienti temono il dolore legato all’apparecchio fisso. In realtà, la fase di applicazione non è dolorosa, poiché l’operazione consiste nell’incollare i brackets e posizionare il filo ortodontico. Nei giorni successivi è normale avvertire fastidio o pressione, dovuti ai movimenti che iniziano a interessare i denti.
Questo disagio può essere gestito con semplici accorgimenti: preferire cibi morbidi, usare cera ortodontica per evitare irritazioni delle mucose, e se necessario assumere analgesici su consiglio del medico. È importante ricordare che il fastidio è temporaneo e segno che l’apparecchio sta lavorando.
Cosa succede dopo aver tolto l’apparecchio fisso
La rimozione dell’apparecchio è un momento molto atteso. Dopo aver rimosso brackets e fili, i denti appaiono finalmente liberi e allineati. Tuttavia, il percorso non termina qui: per mantenere stabile il risultato, viene applicato un apparecchio di contenzione, che può essere fisso (un filo sottile incollato dietro i denti) o mobile (una mascherina trasparente da indossare per alcune ore al giorno).
La fase di contenzione è fondamentale, perché i denti hanno la tendenza a spostarsi nuovamente. La sua durata varia da paziente a paziente, e solo il dentista può stabilire i tempi in base al caso clinico.
Conclusione: come si mette un apparecchio fisso
Abbiamo visto insieme come si mette un apparecchio fisso, quanto tempo occorre portarlo, a che età è indicato, come gestire igiene e alimentazione, quali piccoli fastidi possono comparire e cosa aspettarsi una volta tolto. Si tratta di un percorso che richiede costanza e collaborazione, ma che porta a un risultato di grande valore: un sorriso sano, armonioso e funzionale.
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